Tamiya – Moto 1/12 Telefonica Movistar Honda RC211V Daijiro Kato Cod. 21010

 90,00

Esaurito

Codice Articolo 21010

Tamiya dedica questo modello da collezione ad uno dei piloti più amati entrato nella leggenda. In scala 1/12 già il modello è già assemblato.

Daijiro Kato  Iniziò a gareggiare con le minimoto fin da bambino, diventando per quattro volte campione giapponese della categoria. Iniziò le gare su pista nel 1992, e cinque anni più tardi vinse il campionato nazionale di velocità nella categoria 250cc. Esordì nel frattempo nel motomondiale nel 1996, come wild card della Classe 250, concludendo terzo sul circuito casalingo di Suzuka, il suo tracciato preferito. L’anno successivo corse nuovamente nel gran premio di casa come wild card, vincendo la gara. Katō esordì da pilota a tempo pieno in 250 nella stagione 2000, in sella a una Honda; vincendo quattro gare, si piazzò al terzo posto in campionato.

Nella stagione 2001, in sella alla Honda del team Gresini Racing, dominò la stagione vincendo 11 gare e ottenendo così il titolo mondiale della 250, superando il connazionale Harada e l’italiano Melandri. Il nipponico, che ottenne complessivamente 322 punti, venne soprannominato dai suoi meccanici italiani “Dagli un giro Katō”, ironica storpiatura del suo nome che rifletteva il suo dominio sugli avversari. Per la stagione 2002 passò alla MotoGP: inizialmente in sella a una vecchia Honda NSR500 a 2 tempi, le brillanti prestazioni fornite indussero la casa giapponese ad affidargli, dalla gara di Brnola nuovaRC211V a 4 tempi; con questa ottenne una pole position e due secondi posti (in Spagna dietro Rossi, e in Repubblica Ceca dietro Biaggi), concludendo la stagione al settimo posto della classifica piloti con 117 punti e conquistando il titolo simbolico di “esordiente dell’anno”.

Nella stagione 2003 Katō, su cui vi erano grandi attese, rimase legato al team Gresini vedendosi confermare la prestazionale moto ufficiale. Il 6 aprile era in programma la gara inaugurale del motomondiale in Giappone, sulla favorevole pista di Suzuka: verso la fine del terzo giro, all’uscita della curva 130R, Katō perse il controllo della sua Honda e picchiò violentemente. Daijirō morì dopo due settimane di coma; lasciando la moglie Makiko e i due figli, Ikko e Rinka. La salma di Katō venne inumata nel Cimitero del Tempio di Kanei-ji, a Tokyo.

 Pezzo da collezione

Informazioni aggiuntive

Peso 0,500 kg